GLI YOGASutra di patanjali

Samadhi Pada • sutra 8

विपर्ययो मिथ्याज्ञानमतद्रूप प्रतिष्ठम् ॥१.८॥
viparyayo mithyā-jñānam atad-rūpa-pratiṣṭham ॥1.8॥
La conoscenza errata è una comprensione fuorviante, non basata sulla vera natura del proprio oggetto di cognizione.
Commento
Questo sutra definisce la falsa conoscenza (viparyaya) come una percezione errata che non corrisponde alla realtà (atad-rūpa). È ciò che accade quando interpretiamo erroneamente un’esperienza, confondendo l’apparenza dell’oggetto percepito (il modo in cui crediamo che qualcosa esista) con la sua natura reale (il modo in cui qualcosa esiste).

Nel contesto dello yoga, questa vrtti (fluttuazione della mente) ci allontana dalla comprensione diretta della realtà, creando confusione e sofferenza. Viparyaya rappresenta il contrario di pramāṇa (conoscenza valida), poiché nasce da avidyā (ignoranza). Il coltivare il discernimento (viveka) e la consapevolezza rappresenta l’antidoto per riconoscere e superare queste false percezioni.

In termini pratici, viparyaya si manifesta ogni volta che la nostra mente percepisce una realtà distorta, creando convinzioni basate su informazioni incomplete o errate. Questo accade non solo a livello sensoriale, come nel famoso esempio di scambiare, in penombra, una corda per un serpente, ma anche a livello emotivo e relazionale. Per esempio, un equivoco in una conversazione può portarci a credere che qualcuno abbia intenzioni ostili, quando in realtà non è così.

Da un punto di vista yogico, questi errori non sono semplicemente “sbagli” da correggere, ma opportunità per osservare i meccanismi della mente. La pratica dello yoga non mira a eliminare del tutto queste vṛtti, che sono naturali, ma piuttosto a comprenderle e ridurre il loro impatto sulla mente (vedi sutra 1.2).

Nel contesto della meditazione, il riconoscimento di viparyaya è un passo essenziale: ogni volta che la mente si perde in pensieri o interpretazioni distorte, il praticante è invitato a riportare gentilmente l’attenzione al presente, senza giudizio. In questo modo, la mente gradualmente si libera dai condizionamenti che alimentano la confusione e il dolore.

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Osservare i giudizi errati
Oggi, prenditi un momento per riflettere su pensieri o convinzioni che ti sembrano verità assolute. Chiediti: “Questo pensiero si basa su un fatto reale o su un errore di percezione?” Nota quando interpreti situazioni basandoti su supposizioni, o semplici abitudini, e prova a verificare se ciò che pensi è realmente fondato.

Praticare il non-attaccamento alle opinioni
Durante la giornata, cerca di riconoscere quando sei troppo attaccato a un’opinione o a un’interpretazione. Fai un respiro profondo e prova a immaginare la possibilità che esistano altre prospettive. Questo esercizio può aiutarti a coltivare maggiore apertura mentale e a ridurre conflitti interiori.

Un esempio pratico: il dialogo consapevole
In una conversazione, fai attenzione ai momenti in cui ti accorgi di avere un giudizio affrettato o un preconcetto su ciò che l’altro sta dicendo. Prova invece ad ascoltare con curiosità, ponendo domande per comprendere meglio. Questo esercizio non solo rafforza le relazioni, ma ti aiuta a diventare più consapevole delle tue fluttuazioni mentali.

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