GLI YOGASutra di patanjali

Samadhi Pada • sutra 2

योगश्चित्तवृत्तिनिरोधः ॥१.२॥
yogaś citta-vṛtti-nirodhaḥ ॥1.2॥
Yoga è la cessazione delle fluttuazioni della mente.
Commento
Questo sutra racchiude il cuore dello yoga: imparare a gestire le fluttuazioni della mente. Non significa fermare o eliminare i pensieri, ma osservarli senza farsi travolgere. La mente trova la sua quiete naturale, simile a quando l’acqua di un lago si calma, rivelando il fondo. È un ritorno alla nostra condizione più autentica, caratterizzata da calma e concentrazione.

Il secondo sutra offre una guida preziosa per esplorare la complessità della nostra mente. Quando parliamo di “controllare le fluttuazioni”, ci riferiamo a un aspetto essenziale della nostra vita quotidiana. Le fluttuazioni mentali, spesso alimentate da emozioni, pensieri e stimoli esterni, influenzano il nostro stato mentale distogliendoci dalla nostra vera essenza. Con la pratica dello yoga, impariamo a osservare questi movimenti con distacco, scoprendo così che non siamo definiti dai nostri pensieri.

Questa consapevolezza porta una libertà nuova: impariamo a rispondere con calma e lucidità anziché reagire impulsivamente. Meditazione e yoga sono strumenti preziosi per acquietare il “chiacchiericcio” mentale, conducendoci a uno stato di centratura e serenità.
È importante sottolineare che il “controllo” non significa repressione, ma piuttosto creare spazio per ciò che conta davvero: la presenza, l’amore e la connessione con noi stessi e gli altri. Quando la mente si calma, accediamo a una comprensione più profonda di chi siamo e del mondo che ci circonda.

Infine, questo sutra ci ricorda che lo yoga è un viaggio continuo. Ogni momento di consapevolezza ci avvicina a una libertà interiore e a una crescita personale. Il “nirodhaḥ” non è solo la sospensione del flusso mentale; è l’equilibrio tra osservazione e accettazione, che ci conduce a una padronanza autentica della mente e della vita.

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Per oggi, cerca di percepire la tua mente come un lago tranquillo. Ogni volta che un pensiero o un’emozione disturbano questa calma, osserva il movimento senza reagire e immagina che l’onda si dissolva lentamente. Che tu sia al lavoro, in movimento o in meditazione, prova a notare questi piccoli momenti di turbolenza e lascia che ritornino alla quiete.

Se senti che la mente è particolarmente agitata, fai un respiro profondo e lascia che l’onda si distenda (se lo conosci, pratica l’Ujjay pranayama), ricordandoti che anche la più piccola calma raggiunta è un passo nel percorso di consapevolezza.

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