GLI YOGASutra di patanjali

Samadhi Pada • sutra 21

तीव्रसंवेगानामासन्नः ॥१.२१॥
tīvra-saṁvegānām-āsannaḥ ॥1.21॥
Per coloro che praticano con intenso (tīvra) ardore (saṁvega) il conseguimento del samādhi è vicino (āsanna).
Commento
Questo sutra, sebbene brevissimo, racchiude un insegnamento fondamentale: l’intensità e la sincerità del nostro impegno sono la chiave per avvicinarci ai nostri obiettivi.

Patanjali ci mostra che il progresso nel cammino spirituale non dipenda dal tempo in senso lineare, quanto dalla profondità della nostra dedizione. Le parole tīvra (intenso, vigoroso) e saṁvega (ardore, slancio) esprimono la necessità di un impegno totale, che vada oltre la pratica superficiale. Quando il desiderio di realizzazione è autentico e bruciante, il samādhi non è più una meta lontana, ma una possibilità vicina (āsanna).

Questo sutra ci ricorda anche come l’esperienza del tempo sia soggettiva. Quando siamo completamente immersi in ciò che facciamo, il tempo perde rilevanza: un bambino che gioca con entusiasmo non si accorge delle ore che passano, così come chi si dedica con passione al proprio cammino interiore si avvicina alla trasformazione senza percepire la distanza dalla meta.

Un esempio di questa assoluta concentrazione appare in una storia del Mahābhārata, il più celebre poema della tradizione indiana (Adi Parva, sezione 135).
Il maestro Droṇa, esperto di arti marziali e arco noto per la sua disciplina ferrea e la sua saggezza, pone ai suoi allievi una sfida: colpire la testa di un uccellino di legno appeso a un albero. Prima di lasciarli tirare, chiede: “Cosa vedete?”
Uno dopo l’altro, i giovani arcieri descrivono ciò che li circonda: “Vedo l’uccellino, la gente, me stesso, gli alberi…” Nessuno ha la concentrazione necessaria per centrare il bersaglio. Arjuna, invece, risponde diversamente. Alla domanda di Drona, dice con chiarezza: “Vedo solo la testa dell’uccellino”. La sua mente è impeccabilmente focalizzata, senza distrazioni. Colpito dalla risposta, Drona gli concede di tirare, e Arjuna centra il bersaglio con precisione perfetta.

Il Mahabharata e il Sūtra di Patañjali ci trasmettono lo stesso messaggio: senza distrazioni, interferenze o tempo che scorre, rimangono solo il bersaglio, l’intenzione e l’azione.

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Oggi, osserva i momenti in cui ti senti davvero coinvolta in ciò che fai, quando metti tutta te stessa in ogni gesto. Fermati e chiediti: “Sono presente in ciò che sto facendo?” Proprio come Arjuna, che vide solo il bersaglio, lasciando da parte ogni distrazione per focalizzare la mente sul presente.

Trasforma quell’energia in un impegno costante. Che tu stia lavorando, conversando o semplicemente camminando, lascia che la tua passione guidi ogni gesto, permettendo a ogni momento di essere vissuto appieno. Ogni azione, anche la più semplice, diventa significativa perché compiuta con piena attenzione e passione.

Riflessione: Alla fine della giornata, pensa ai momenti in cui ti sei sentita davvero viva e impegnata in ciò che facevi. Annota come questo cambiamento di attitudine abbia influenzato la tua esperienza quotidiana. Quando mettiamo il cuore in ciò che facciamo, non solo arricchiamo la nostra esperienza, ma ci doniamo anche un senso di soddisfazione profonda. La concentrazione e l’impegno ci liberano dalle preoccupazioni e ci portano nel presente, dove ogni istante diventa un’opportunità per crescere.

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