Samadhi Pada • sutra 23
ईश्वरप्रणिधानाद्वा ॥१.२३॥ īśvara-praṇidhānād-vā ॥1.23॥ |
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Oppure (vā) l’asamprajnata samadhi può essere raggiunto attraverso la devozione (praṇidhānāt) a Īśvara. |
Commento Nel suo percorso verso il samadhi, Patanjali ci offre diverse vie. In questo sutra, introduce Īśvara-praṇidhāna, la possibilità di raggiungere l’asamprajnata samadhi attraverso la devozione a Īśvara. Ma cosa significa davvero questa devozione? Non si tratta di un semplice atto di preghiera o di venerare un’entità esterna, ma un impegno totale che permea ogni aspetto della vita del praticante. Īśvara rappresenta il principio supremo, la pura coscienza, la realtà ultima. È una forza interiore, in connessione con la coscienza universale. Questo implica che la pratica della devozione inizi dal cuore del praticante attraverso la resa consapevole, dove la consapevolezza si rivolge al divino presente in tutte le cose e in ogni momento. Praṇidhāna: Arrendersi Non Significa Rinunciare Il termine praṇidhāna suggerisce un concetto profondo di “resa” o “abbandono”. Ma attenzione: arrendersi al divino non significa rinunciare alla propria volontà, bensì lasciare andare l’illusione dell’ego e l’attaccamento ai desideri personali come fonte di felicità. Questa accettazione si traduce in: ✔ Fiducia totale nel flusso della vita e in una logica superiore che trascende l’individuo ✔ Distacco dai risultati delle proprie azioni (karma yoga) ✔ Abbandono della necessità di controllo e della ricerca incessante di gratificazioni personali Vā: Una Via Alternativa, Ma Centrale Nella Disciplina Yogica La parola vā, che significa “oppure”, implica che Īśvara-praṇidhāna sia una via alternativa, un’opzione che può essere adottata da chi trova in essa una connessione più diretta con la realtà ultima. Tuttavia l’importanza di īśvara-praṇidhāna viene ribadita nel secondo capitolo degli Yoga Sutra, nei sutra 2.2, 2.32 e 2.45, dove viene presentata come un elemento essenziale del cammino yogico, anche per chi non la sceglie come “via principale”. In particolare, īśvara-praṇidhāna è inclusa tra i cinque Niyama, uno degli Otto Rami dell’Ashtanga Yoga, sottolineando la sua rilevanza non solo come mezzo di realizzazione, ma anche come disciplina etica e spirituale. Gli yogi sono astronauti dello spazio interiore, e Īśvara-praṇidhāna è la bussola che li orienta verso la realizzazione del sé. ![]() “Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” – Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe |