Samadhi Pada • sutra 3
तदा द्रष्टुः स्वरूपेऽवस्थानम् ॥१.३॥ tadā draṣṭuḥ svarūpe’vasthānam ॥1.3॥ |
---|
Allora, colui che vede si stabilisce nella propria natura essenziale (Kaivalya o Realizzazione del Sé). |
Commento Questo sutra, insieme ai primi due, è spesso considerato una sintesi dello Yoga. Nel sutra precedente, Patanjali ci spiegava cos’è lo Yoga; in questo ci parla dello stato finale che si raggiunge grazie alla pratica: quando la mente è libera da distrazioni e agitazioni, solo allora il Sé, o testimone interiore, può stabilirsi nella propria essenza autentica, senza più essere influenzato dai pensieri e dalle emozioni. Si tratta di uno stato di “visione pura,” una dimensione interiore sempre presente, in cui l’osservatore non è più condizionato da ciò che è transitorio e mutevole. Nella vita quotidiana, questo significa tornare a una consapevolezza più profonda, riuscendo a vedere la realtà per ciò che è. Raggiungere questo stato richiede pratica e disciplina, poiché implica il lasciar andare le distrazioni mentali e riscoprire la propria vera natura. Ogni volta che ti immergi nella pratica, hai la possibilità di connetterti autenticamente con il tuo Sé e di coltivare una pace interiore duratura. In definitiva, questo sutra ci ricorda che lo scopo dello yoga non è “diventare” qualcosa di nuovo, ma “ritornare” a ciò che siamo già nella nostra essenza. ![]() Oggi, ogni volta che ti senti sopraffatto dai pensieri o dalle emozioni, fai una pausa e prendi un momento per fermarti. Chiudi gli occhi e concentrati per un attimo sul tuo respiro. Inizia a percepire come ti senti nel corpo in questo momento: osserva eventuali tensioni, sensazioni o emozioni che emergono senza cercare di cambiarle. Semplicemente riconosci la tua esperienza presente. Prova a farlo almeno tre volte oggi, anche se brevemente, e prendi nota di come ti senti prima e dopo ogni pausa. L’intento non è di fermare il flusso dei pensieri, ma di riconoscere che, dietro ogni pensiero ed emozione, c’è una parte di te che resta immutata e consapevole. |
Lascia un commento