Samadhi Pada • sutra 6
प्रमाणविपर्ययविकल्पनिद्रास्मृतयः ॥१.६॥ pramāṇa-viparyaya-vikalpa-nidrā-smṛtayaḥ ॥1.6॥ |
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Le fluttuazioni della mente sono: conoscenza valida, conoscenza errata, immaginazione, sonno profondo e memoria. |
Commento In questo sutra, Patañjali enumera le cinque principali attività della mente che influenzano la nostra percezione del mondo e di noi stessi. Queste fluttuazioni mentali (vedi approfondimenti sutra 1.2) coprono tutti i modi in cui la mente elabora, interpreta e risponde al mondo percepito e immaginato: Pramana rappresenta la risposta a stimoli che conducono a una conoscenza affidabile e verificabile. In altre parole Pramāṇa è la percezione della realtà per come esiste. Viparyaya è una risposta distorta o errata, che porta a una comprensione falsa, ossia la realtà viene percepita differentemente da come esiste. Vikalpa si riferisce alla costruzione mentale autonoma (immaginazione), non provocata da stimoli concreti ma da associazioni interne. In questo caso la percezione della realtà è basata su qualcosa che non esiste, che ci siamo inventati di sana pianta, una sorta di allucinazione. …Questa è un pò come credere in qualcosa senza nessun motivo valido… la classica affermazione: “certo che si fa così! Si è fatto così per 30 anni!” Se ti fermi un attimo a riflettere non si basa in realtà su nessun motivo valido. Solo perchè una cosa si ripete nel tempo non la rende automaticamente corretta… Nidra riguarda uno stato che esclude gli stimoli esterni e la percezione sensoriale. La mente è attiva ma priva di oggetti di consapevolezza, come nel sonno profondo in cui la coscienza non è diretta verso l’esterno. …si, un po’ come quando non sentiamo la sveglia al mattino 😉… Smrti è la risposta della mente che richiama contenuti passati, influenzando l’esperienza attuale. I sentimenti che proviamo rispetto a ciò che ci troviamo davanti è inevitabilmente influenzato dalle nostre esperienze precedenti con quello stesso oggetto. Ognuna di queste attività rappresenta un aspetto della vita mentale quotidiana che può ostacolare la quiete interiore o, se osservato con attenzione, offrire un’opportunità di crescita. Riconoscere le fluttuazioni dolorose (kliṣṭa) o non dolorose (akliṣṭa) permette al praticante di selezionare ciò che sostiene il suo equilibrio interiore e di lasciar andare ciò che provoca disturbo (vedi sutra 1.5). Conoscere queste cinque fluttuazioni mentali significa riconoscere i modi in cui la mente reagisce agli stimoli, siano essi interni o esterni. Patañjali ci invita a osservare ogni movimento della mente senza giudizio, distinguendo ciò che è basato sulla realtà (pramāṇa) da ciò che è illusorio (viparyaya), immaginato (vikalpa), associato al passato (smṛti) o semplicemente un’interruzione della consapevolezza (nidrā). ![]() Oggi, prenditi un momento per osservare quale fluttuazione mentale emerge nella tua mente durante la giornata, seguendo la classificazione del sutra 1.6. In particolare, fermati a riflettere su come le memorie (smṛti) influenzano il tuo stato d’animo. Chiediti: “Questo pensiero è un ricordo? Un’illusione? Un’aspettativa basata solo sul mio desiderio? Mi sta nutrendo o mi sta confondendo?” Se ti piace scrivere, puoi tenere un piccolo Diario delle Fluttuazioni Mentali, annotando brevemente i momenti in cui riconosci le fluttuazioni della mente. Può essere un quaderno o un’app sul tuo telefono, a seconda di ciò che ti risulta più comodo. Registra i momenti in cui percepisci pensieri “kliṣṭa” (disturbanti) e “akliṣṭa” (non disturbanti) e rifletti su come questi abbiano influenzato le tue emozioni e azioni. Questo esercizio ti aiuterà a sviluppare una comprensione più profonda di te stesso e a creare una maggiore consapevolezza mentale, facilitando il percorso verso una mente più calma e centrata. |
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